Rocce a filo strada e strapiombi sul mare dall’altro lato. Curve cieche e carreggiata stretta. Tutto quello che l’automobilista medio odia, il motociclista sgamato lo adora. Queste sono le strade giuste per te!

05_01_strade01Großglockner Hochalpenstraße (Austria)
Una delle mete più popolari tra gli automobilisti e i biker d’Europa, grazie ai suoi 48 chilometri di meraviglie, per un totale di** 36 tornanti** e 2.504 metri di dislivello, che porta nel cuore del Parco Nazionale degli Alti Tauri, ai piedi della più alta montagna d’Austria, il Grossglockner (3798 m), e del suo ghiacciaio, il Pasterze. La strada inizia presso la locanda “Lukashansl” nella località di Bruck im Salzach e arriva sino ad Heiligenblut e lungo il tracciato sono presenti 12 punti di informazione, mostre, aree giochi e tematiche, ristoranti e punti panoramici. A 8 km dall’arrivo la diramazione detta “Gletscherstraße” porta sotto alla vetta del Grossglockner a al Centro visitatori Quota-Imperatore-Franz-Josef. Già percorsa dai Celti e dai Romani, la strada moderna viene ideata nel 1924 e nel 1929, sotto la spinta crescente della crisi economica mondiale, il consiglio regionale di Salisburgo approvò all’unanimità la costruzione della strada del Glockner. I lavori iniziarono l’anno seguente per concludersi nell’estate del 1935 quando venne inaugurata il 3 agosto.

01277597.000000D81 Calanques de Piana (Corsica)
I Calanchi di Piana sono una bizzarra formazione geologica a sud della cittadina di Porto: rocce di granito rosso che si elevano per circa 400 metri sul livello del mare direttamente sulla costa dell’isola, attraversati da una stretta strada che collega i paesi di Porto e Piana e da essa si dipartono numerosi sentieri che permettono di raggiungere splendidi punti panoramici. Nel 1983 i Calanchi di Piana furono inseriti nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, insieme ai vicini Golfo di Porto, Capo Girolata e Riserva naturale di Scandola. La strada D81 è lunga solo poco meno di 12 chilometri ma lo spettacolo è assicurato, e anche i brividi per chi l’affronta la prima volta, basti pensare che faceva parte del rally della Corsica.

05_01_strade03SS163 Amalfitana (Italia)
Altra strada costiera a picco sul mare, tra paesi gioiello, golfi azzurri e limonaie rigogliose, è sicuramente una delle più romantiche e fotografate strade al mondo. Il tracciato, lungo circa 50 km, presenta parecchie curve e tornanti ed è a una sola corsia, piuttosto ristretta, per ogni senso di marcia. Inizia a Meta dalla strada statale 145 Sorrentina e dopo aver attraversato una breve tratta collinare, nel territorio del comune di Piano di Sorrento, raggiunge la sponda meridionale della penisola sorrentina, nel territorio del comune di Vico Equense (località Tordigliano-Chiosse), per poi attraversare i comuni della costiera Amalfitana, costeggiando il mare fino a Vietri sul Mare ed immettendosi infine nella strada statale 18 Tirrena Inferiore. L’opera venne iniziata nel 1832 e terminata il 26 aprile 1850.

05_01_strade04B500 Schwarzwaldhochstraße (Germania)
Per tuffarsi nel cuore della Foresta Nera, una delle oasi verdi più grandi e rigogliose d’Europa, non c’è niente di meglio di questa strada turistica che collega Baden-Baden a Freudenstadt e lungo i suoi 60 chilometri è punteggiata da parecchi punti di sosta attrezzati per il pic-nic, vari alberghi e luoghi molto pittoreschi, come il Mummelsee, laghetto nei pressi di Achern. La strada venne** inaugurata nel 1930 per scopi militari**, sotto il Terzo Reich vennero costruiti diversi edifici e vennero risistemati i tratti esistenti, e nel 1952 venne completata nella sua forma attuale di percorso esclusivamente turistico.

05_01_strade05Carretera de Sa Calobra (Spagna)
Una delle strade più spettacolari di Spagna si trova sull’isola di Maiorca: 14 chilometri di curve – 12 di 180 gradi e una di 360, conosciuta come Nus de sa Corbata – con un dislivello di 900 metri per arrivare a baie dalle acque cristalline, come Cala Tuent, sovrastata dal promontorio di Puig Major, la vetta più alta dell’isola. Come un serpente si snoda tra le rocce dell’isola dal 1932 quando venne costruita su progetto dell’ingegnere Antonio Paretti, scavando oltre 31.000 metri cubi di rocce senza l’ausilio di macchine. Molto trafficata, soprattutto d’estate, stretta (due auto non ci passano affiancate), è, naturalmente, una delle strade più pericolose di Spagna.

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